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domenica 21 dicembre 2014

Buon Natale

La casa sa di Natale. Il presepe e l'albero sono al loro posto, e anche la stella cometa sul balcone. Provate a passare sotto la casa della nonna G quando fa buio, lei é così orgogliosa della sua terrazza illuminata a giorno.
La casa della nonna G ha un'enorme sala, come non si usano più. Calda e accogliente. Al centro la tavolata imbandita per le feste, e fino all'Epifania rimarrà lì, ricoperta con la tovaglia di Natale e i centrotavola handmade.
A vederli così tutti insieme  non si direbbe mai che ci sono stati anni di burrasca e dolore. La mamma di A si ricorda solo qualche flash perché era troppo piccola. Gli altri hanno accantonato, o dimenticato o meglio ancora perdonato.
E per questo a capotavola c'è il nonno Lo, con accanto figli e figlie, generi e nipotini. La nonna ha fatto tutto. È lei la maggior responsabile  del profumo che arriva dalla cucina e del profumo che arriva dal vociare, dalle risate, dalle parole intorno alla tavola.
È una famiglia allegra questa, qui non manca mai l'ironia e la battuta di spirito. L'ironia spesso li ha salvati.
Ma è anche una famiglia a volte malinconica che ama guardare il passato, le origini e le radici. Il nonno Lo infatti dice " Nonna G come è cambiata questa tavola negli anni, sono cambiate le persone, quante che non ce ne sono più ". E alla mamma di A vengono in mente fotografie di quegli anni, con i suoi nonni e gli zii. E i bambini che erano lei e i suoi fratelli. Lo sa che suo padre fa i conti con il tempo che ormai si staglia più lungo dietro di lui e più sottile davanti. Tenerezza.
È una famiglia casinista. Qui impera la voce alta e quella dei bambini che fanno la casa sotto il tavolo, e la capanna con i cuscini e poi giocano a yoga con lo zio Za.
È una famiglia con i suoi rituali, e il nonno Lo si avvicina al pianoforte e comincia la sua intramontabile "Foglie morte". Poi con ostinazione che dura da quarant'anni prova a trovare un erede alla sua passione mai vissuta "Piccolo A non ti piacerebbe imparare? Non come la tua mamma e i tuoi zii"
Ma il piccolo A la difende "Noo, la mia mamma è brava a suonare!" Tutti ridono... Chissà il perché.

La mamma di A questa sera è felice. Felice anche per quello che il piccolo A ha respirato. È quell'aria di calore e amore che, anche se il  suo cucciolo ne dimenticherà le immagini,  lascerà  il segno nel suo senso di sè.
I ricordi a volte vanno, le emozioni rimangono in noi, diventano noi.



Buon Natale! Che sia una bella occasione per godere di chi amate di più.

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